La MESOTERAPIA è una tecnica messa a punto dal medico francese Pistor negli anni 50 si basa sulla iniezione di dosi molto piccole di farmaci mediante aghi sottili. E’ da sottolineare che per ottenere buoni risultati è necessario inoculare il farmaco a livello dermico e non a livelli più profondi ed al contempo è importante la scelta dei farmaci da utilizzare perché variano a secondo dei tipi di patologia: vengono utilizzati antinfiammatori, antiedemigeni, omotossicologici, capillaro-protettivi, revitallizzanti cutanei, ecc. In Medicina Estetica si usano quasi esclusivamente i farmaci Omotossicologici data la loro totale tollerabilità e assenza di effetti collaterali riportati in letteratura. La mesoterapia è indolore e non occorre praticare anestesia e, nella zona trattata, si evidenzierà il cosidetto “pomfo”, della cui validità terapeutica si hanno numerose documentazioni scientifiche. Il ciclo di cura comprende da 8 a 15 sedute con frequenza mono o bi-settimanale, seguito da una di mantenimento mensile. Associando questa tecnica al Linfodrenaggio e alla Cavitazione si ottengono dei buoni risultati.
La mesoterapia è comunque una delle terapie più conosciute ed utilizzate per il trattamento della CELLULITE. Con il termine di cellulite, ormai divenuto di uso comune, si definisce un’alterazione degenerativa del tessuto dermico e ipodermico (PEFS=panniculopatia edematofibrosclerotica). E’ il risultato di uno squilibrio nel trofismo del tessuto connettivo nello spazio compreso tra cute e muscoli, ove sono comprese anche cellule adipose. Quando a questo livello si instaura una stasi circolatoria le scorie prodotte dal metabolismo cellulare non vengono drenate dal sistema circolatorio venoso e linfatico e quindi meno ossigeno e sostanze nutritive giungono ai tessuti a causa del ridotto flusso arterioso.
CAUSE DELLA CELLULITE
Per contrastare le cause della patologia è necessario intervenire su tutti i fattori presi in considerazione ed adottare una terapia multicentrica. Se si è in sovrappeso è indispensabile adottare un regime alimentare idoneo e disintossicante, bere molta acqua soprattutto lontano dai pasti e/o tisane prescritte da un medico esperto in fitomedicina. E’ necessario inoltre raccomandare alla paziente un corretto e costante esercizio fisico per almeno 3-4 ore la settimana. Tra le terapie complementari più utili e praticate per ottimizzare i risultati sono il MASSAGGIO LINFODRENANTE, la PRESSOTERAPIA e i FANGHI vegeto-minerali di origine termale. L’abbinamento personalizzato e prescritto, a seconda delle caratteristiche individuali, favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso, aiuta l’organismo a disintoccarsi, migliora il trofismo (maggiore tonicità ed elasticità) della cute.
L’Omotossicologia è una concezione innovativa dell’Omeopatia. Il termine Omotossicologia significa: studio degli effetti delle tossine sull’Uomo e relativo trattamento omeopatico. Il medico omotossicologo, rifiutando ogni integralismo terapeutico, utilizza tanto le acquisizioni della Medicina Omeopatica quanto quelle della Medicina Convenzionale. Per l’Omotossicologia lo stato di salute è interpretato come omeostasi dinamica, mentre la malattia è valutata come espressione della lotta fisiologica dell’ organismo che tende ad eliminare quelle “omo-tossine” (o stressors) endogene ed esogene che hanno superato la soglia di allarme. Di conseguenza la terapia tende a stimolare i meccanismi di autoguarigione propri dell’organismo incrementando la risposta immunitaria specifica di ciascun soggetto. A tale scopo vengono utilizzati farmaci omeopatici unitari a bassa, media e alta diluizione o complessi derivati sia dell’Omeopatia classica che da acquisizioni farmacologiche più recenti (quali i substrati d’organo di suino, i catalizzatori intermedi, i chinoni ed i vari principi immunostimolanti). I vantaggi terapeutici rispetto all’Omeopatia classica sono: possibilità di intervento anche nelle malattie degenerative e risultati molto veloci nelle patologie acute. Con aghi molto sottili di lunghezza da 4 millimetri si iniettano piccole quantità di farmaco nel derma corrispondente alla proiezione cutanea dell’organo, o parte di organo, che è sede di un processo patologico. Poiché l’assorbimento del farmaco a livello dermico è piuttosto lento, in questa sede si formerà un piccolo deposito che andrà esaurendosi in tempi che superano le 12 ore. Quest’azione prolungata del medicamento interesserà soprattutto i recettori del distretto in cui è presente la patologia da trattare; soltanto una minima parte delle molecole medicamentose entrerà in circolo Con questo metodo piccole dosi di farmaco sono sufficienti per realizzare sorprendenti effetti terapeutici. L’uso dei farmaci omeopatici o omotossicologici hanno il vantaggio rispetto a quelli della farmacopea convenzionale della pressochè assenza di effetti collaterali.